Poco prima di Natale nell’ufficio postale di un piccolo paesino, gli impiegati trovano una busta con scritto Per Babbo Natale!Decidono di aprirla e di leggerla: Caro Babbo Natale, sono un bimbo di 7 anni di nome Marco e vorrei chiederti un regalo. La mia famiglia è povera, perciò invece di giocattoli ti chiedo di inviarmi mille euro, così anche noi possiamo trascorrere le feste con gioia! Gli impiegati, commossi, fanno una colletta e, raggiunta la cifra di 500 euro, la spediscono all’indirizzo del povero bambino. L’anno successivo, nello stesso periodo, nello stesso ufficio postale, gli impiegati trovano un’altra busta Per Babbo Natale! La aprono e leggono: Caro Babbo Natale, sono Marco, il bimbo che ti ha scritto l’anno scorso. Vorrei chiederti lo stesso regalo: inviami mille euro. Grazie per aver esaudito il mio desiderio lo scorso anno, ma questa volta mandami un assegno non trasferibile, perché l’altra volta qualche stronzo delle poste si è fregato 500 euro!In un paesino montano del lombardo c’è solo un toro, di proprietà di un contadino, e tutti devono pagare questo contadino per far coprire le loro vacche dal toro. Un giorno, in consiglio comunale, si vota per comprare il toro del contadino e farne un bene pubblico. Tirando il prezzo per giorni, riescono alla fine a comprare il toro dal contadino, ma quando si tratta di montar vacche, il toro non fa nulla… Zero. Disperati, i contadini e il sindaco vanno dal vecchio padrone del toro e gli chiedono come mai non copre le vacche. Questi se ne va a vedere il toro, e lo trova nel suo recinto che bruca tranquillo. Wè toro gli dice: Perché non fai più il tuo dovere? E il toro gli fa: Wè pirla, adesso ho il posto fisso, sono impiegato comunale!